Pane e mortadella con il colesterolo: cosa mettere nel panino secondo la medicina

Il classico panino con pane e mortadella è una delle tradizioni culinarie italiane che risale a secoli fa. La mortadella, originaria di Bologna, ha una storia che si intreccia con quella delle classi popolari e dei nobili. Nel passato, era considerata una prelibatezza riservata ai ceti più abbienti, ma col tempo è diventata un alimento comune, apprezzato per il suo sapore ricco e il suo costo relativamente accessibile. Tuttavia, con l’evoluzione della scienza della nutrizione, si è iniziato a guardare con attenzione al suo contenuto di grassi e sale, in particolare per quanto riguarda il colesterolo.

Pane e mortadella oggi: rischi e benefici

Oggi, il tema del colesterolo è particolarmente rilevante, soprattutto considerando che il consumo eccessivo di grassi saturi, come quelli contenuti nella mortadella, può contribuire all’aumento del colesterolo LDL (noto come “colesterolo cattivo”). Se non monitorato, l’LDL può accumularsi nelle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. La mortadella, infatti, è composta principalmente da carne suina, condita con spezie, che contiene elevate quantità di grassi saturi e sodio, entrambi fattori che influenzano negativamente i livelli di colesterolo.

Ma non tutto è da considerarsi negativo. Quando consumato con moderazione e accompagnato da scelte più salutari, il panino con mortadella può far parte di una dieta equilibrata. Per esempio, sostituendo il pane bianco con pane integrale, si può aggiungere una buona quantità di fibre alla dieta, che aiutano a ridurre l’assorbimento di colesterolo. Inoltre, limitare la quantità di mortadella e abbinarla a verdure ricche di fibre e antiossidanti, come rucola o pomodori, può bilanciare l’effetto negativo dei grassi saturi.

Pane e mortadella

Nel corso degli anni, si sono diffuse molte leggende riguardo al consumo di mortadella e il colesterolo. Uno dei miti più diffusi è che tutti i grassi siano dannosi. In realtà, ci sono grassi buoni e grassi cattivi. Mentre i grassi saturi e trans devono essere limitati, i grassi insaturi, come quelli presenti nell’olio d’oliva, sono essenziali per la salute cardiovascolare. Un altro mito è che la mortadella sia completamente da evitare per chi soffre di colesterolo alto. In realtà, la moderazione è la chiave: una porzione controllata può essere inserita in una dieta equilibrata, purché non sia un’abitudine giornaliera.

Un altro mito è che l’abbinamento pane e mortadella sia sinonimo di “pasto sbagliato” per eccellenza. Mentre è vero che non è la combinazione più salutare, l’aggiunta di alimenti ricchi di fibre, come il pane integrale o la verdura, e la riduzione della quantità di mortadella, può rendere il pasto molto più bilanciato.

Il segreto del passato: l’olio extravergine di oliva

Un segreto tramandato dalle generazioni passate riguarda l’utilizzo di olio extravergine di oliva in abbinamento ai salumi. Anche se può sembrare strano aggiungere grassi a un alimento già grasso, l’olio extravergine d’oliva, ricco di grassi monoinsaturi, può ridurre l’impatto negativo dei grassi saturi della mortadella. Bastano 10-15 ml di olio extravergine (circa un cucchiaino) per sfruttare appieno i suoi benefici. Quest’olio è noto per abbassare il colesterolo LDL e aumentare il colesterolo HDL, migliorando così la salute del cuore.

Il segreto risiede nella qualità dell’olio: deve essere extravergine e spremuto a freddo, ricco di polifenoli e antiossidanti. L’aggiunta di olio d’oliva non solo migliora il profilo nutrizionale del panino, ma lo rende anche più saporito e digeribile.

I segreti nascosti dell’olio d’oliva e il confronto con altri grassi

Molte persone non sanno che l’olio extravergine d’oliva è uno dei grassi più salutari disponibili. A confronto con altri grassi utilizzati in cucina, come burro e margarina, l’olio d’oliva vanta un profilo nutrizionale molto più favorevole:

  • Olio d’oliva (100g): 884 kcal, 14g grassi saturi, 73g grassi monoinsaturi, 0g carboidrati, 0g proteine, ricco di vitamina E e antiossidanti.
  • Burro (100g): 717 kcal, 51g grassi saturi, 21g grassi monoinsaturi, basso contenuto di vitamine.
  • Margarina (100g): 717 kcal, 18g grassi saturi, grassi trans dannosi per il cuore.

Il burro e la margarina, pur essendo più economici, presentano rischi maggiori per la salute a causa del loro elevato contenuto di grassi saturi e trans. L’olio d’oliva, nonostante il prezzo più alto, rappresenta un investimento salutare a lungo termine, riducendo i rischi di malattie cardiovascolari e abbassando i livelli di colesterolo.

Benefici dell’olio d’oliva per il panino con mortadella

L’uso dell’olio d’oliva nel panino con mortadella può apportare i seguenti benefici:

  • Riduzione del colesterolo LDL: Aiuta a ridurre il colesterolo cattivo, migliorando la salute del cuore.
  • Aumento del colesterolo HDL: Promuove il colesterolo buono, favorendo un migliore equilibrio lipidico.
  • Effetto antiossidante: Grazie ai polifenoli, combatte l’infiammazione e i danni cellulari.
  • Protezione contro le malattie cardiovascolari: Studi dimostrano che l’olio d’oliva è collegato a una riduzione del rischio di infarto.
  • Supporto digestivo: L’olio d’oliva facilita la digestione dei grassi e migliora la funzionalità epatica.

Alternative salutari al panino con mortadella

Se si desidera un’opzione più salutare, ci sono diverse alternative al classico panino con mortadella:

  1. Pane integrale con bresaola e rucola: La bresaola è una carne magra, povera di grassi saturi, e abbinata alla rucola fornisce antiossidanti e fibre.
  2. Pane di segale con tacchino e avocado: Il tacchino è una carne bianca e magra, mentre l’avocado aggiunge grassi monoinsaturi simili all’olio d’oliva.
  3. Pane integrale con hummus e verdure grigliate: Per un’opzione vegetariana, l’hummus è ricco di proteine vegetali e fibre.

Conclusione

Il classico pane e mortadella, se consumato con consapevolezza e in modo equilibrato, può far parte di una dieta salutare. L’aggiunta di ingredienti come l’olio extravergine d’oliva e la scelta di alternative integrali o vegetali possono trasformare questo panino da un possibile rischio per il colesterolo a un pasto equilibrato e gustoso. In definitiva, è possibile continuare a godere delle tradizioni italiane senza compromettere la salute, semplicemente scegliendo con attenzione gli ingredienti e le porzioni.

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