Cosa mangiare con l’anguria per abbassare l’indice glicemico: ecco 3 incredibili alimenti

L’anguria, conosciuta anche come cocomero, è uno dei frutti estivi per eccellenza, apprezzata per la sua freschezza e dolcezza. Sin dall’antichità, era coltivata in Africa, mentre gli egizi la utilizzavano per dissetarsi nei climi aridi. Oggi, l’anguria è diffusa in tutto il mondo e se ne possono trovare diverse varietà, come la Crimson Sweet, la Sugar Baby, e la Jubilee. Ogni varietà si distingue per la dolcezza, la succosità e la consistenza della polpa. Nonostante sia ampiamente considerata salutare grazie al suo elevato contenuto d’acqua e poche calorie, il suo indice glicemico (IG) relativamente alto solleva domande sulla sua inclusione in una dieta a basso indice glicemico. In questo articolo vedremo quali alimenti possono essere abbinati all’anguria per abbassare il suo indice glicemico e ridurre l’impatto sulla glicemia.

L’importanza dell’indice glicemico

L’indice glicemico (IG) misura la velocità con cui un alimento aumenta i livelli di zucchero nel sangue. Più alto è il valore, più rapidamente l’alimento fa aumentare la glicemia. Questo può essere un problema, specialmente per chi soffre di diabete o ha difficoltà a regolare il glucosio nel sangue. Il valore dell’indice glicemico varia da 0 a 100, dove 100 rappresenta il glucosio puro. Alimenti con IG alto (sopra 70) aumentano velocemente la glicemia, mentre quelli con IG medio (55-70) e basso (inferiore a 55) hanno un impatto minore.

L’anguria ha un IG di circa 72, il che significa che il suo consumo può causare un rapido aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, il carico glicemico dell’anguria è relativamente basso, poiché è composta principalmente da acqua, e il suo contenuto di carboidrati per porzione è ridotto. Questo fa sì che, se mangiata in porzioni moderate o combinata con alimenti che abbassano l’IG, possa essere inclusa in una dieta equilibrata senza rischi eccessivi per la salute.

Come cambia l’indice glicemico dell’anguria

L’indice glicemico di un alimento può variare in base a come viene preparato o servito. Nell’anguria, non ci sono ricette particolarmente elaborate che ne modifichino drasticamente l’IG, ma alcune varianti possono influire. Ecco i valori indicativi dell’IG per diverse modalità di consumo dell’anguria:

  1. Anguria fresca: IG 72
  2. Anguria frullata: IG 75 (l’IG aumenta leggermente perché le fibre vengono sminuzzate)
  3. Anguria in insalata con feta: IG 60 (la feta, ricca di proteine e grassi, aiuta ad abbassare l’IG)
  4. Anguria e yogurt greco: IG 50 (lo yogurt greco a basso contenuto di zuccheri rallenta l’assorbimento dei carboidrati)
  5. Sorbetto all’anguria senza zuccheri aggiunti: IG 68
  6. Insalata di anguria e noci: IG 55 (le noci, grazie ai grassi sani, abbassano ulteriormente l’indice glicemico)

Le leggende metropolitane sull’anguria e il suo indice glicemico

Esistono numerose leggende metropolitane sull’anguria e il suo impatto sulla salute, soprattutto in relazione all’indice glicemico. Un mito comune è che l’anguria sia troppo dolce per chi soffre di diabete e che debba essere evitata completamente. In realtà, come abbiamo visto, se consumata con moderazione e abbinata agli alimenti giusti, l’anguria può essere parte di una dieta equilibrata.

Un’altra leggenda è che il consumo di anguria dopo i pasti principali aumenti esponenzialmente il suo impatto glicemico. Questo mito si basa su un malinteso: l’indice glicemico di un pasto è il risultato complessivo di tutti gli alimenti consumati, e non dell’anguria isolatamente. Oggi, queste convinzioni devono essere sfatate, poiché la scienza dimostra come l’IG possa essere bilanciato con scelte alimentari strategiche.

Primo alimento: le mandorle

Il primo alimento da abbinare all’anguria per abbassare il suo IG sono le mandorle. Questo accade grazie alla presenza di fibre e grassi buoni, come gli acidi grassi monoinsaturi, che rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue. In 100 grammi di mandorle troviamo circa 12,5 grammi di fibre e 50 grammi di grassi sani. Le mandorle sono anche ricche di magnesio, un minerale che aiuta a regolare il metabolismo dei carboidrati e può migliorare la sensibilità all’insulina. Per ottenere il massimo beneficio, è consigliato consumare mandorle crude e non tostate, poiché il processo di tostatura può ridurre il contenuto di alcuni nutrienti.

Secondo: l’avocado

L’avocado è il secondo alimento che, se consumato insieme all’anguria, può abbassare il suo IG. Questo è possibile grazie al contenuto di grassi monoinsaturi e fibre, che rallentano il rilascio degli zuccheri nel sangue. Un avocado contiene circa 7 grammi di fibre per 100 grammi e 15 grammi di grassi sani. Questi componenti sono fondamentali per il controllo glicemico, contribuendo a ridurre i picchi glicemici. Gli avocado maturi sono preferibili, poiché presentano un contenuto maggiore di grassi monoinsaturi rispetto a quelli acerbi.

Terzo alimento: i semi di chia

I semi di chia sono un altro superalimento che, consumato insieme all’anguria, può abbassare significativamente il suo indice glicemico. Questi piccoli semi sono ricchi di fibre e acidi grassi omega-3, che svolgono un ruolo cruciale nel rallentare la digestione dei carboidrati. Per ogni 100 grammi di semi di chia, troviamo circa 34 grammi di fibre e 18 grammi di omega-3. I benefici dei semi di chia sulla salute sono numerosi:

  • Migliorano la digestione: grazie all’alto contenuto di fibre, favoriscono il transito intestinale e la salute del microbiota.
  • Riducono l’infiammazione: gli omega-3 hanno proprietà antinfiammatorie, che possono migliorare la salute cardiovascolare.
  • Favoriscono la sazietà: l’alto contenuto di fibre solubili crea un gel nello stomaco, che aumenta la sensazione di pienezza e aiuta a controllare l’appetito.
  • Regolano il colesterolo: gli acidi grassi omega-3 aiutano a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL), migliorando il profilo lipidico.

Alternative all’anguria per chi vuole ridurre l’indice glicemico

Per chi desidera alternative all’anguria ma con un basso IG, ci sono diverse opzioni di frutta. Alcuni esempi sono:

  1. Fragole: con un IG di circa 40, sono una valida opzione dolce ma a basso impatto glicemico.
  2. Mirtilli: ricchi di antiossidanti e con un IG basso (circa 53), sono ideali per chi vuole controllare la glicemia.
  3. Pompelmo: con un IG di 25, è una scelta eccellente per chi cerca un frutto dal sapore fresco ma con un basso impatto glicemico.

Conclusione

L’anguria può essere tranquillamente inclusa in una dieta salutare, anche per chi ha bisogno di controllare la glicemia, purché venga consumata in combinazione con alimenti ricchi di fibre e grassi buoni come mandorle, avocado e semi di chia. La scienza ci insegna che non è solo l’IG di un singolo alimento a contare, ma il contesto in cui viene consumato. Sfatiamo dunque le leggende e impariamo a godere di questo frutto estivo con consapevolezza.

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