La mortadella fa male: attenzione a queste 3 sostanze nelle etichette

La mortadella, uno dei salumi italiani più amati, è spesso al centro di discussioni legate alla salute alimentare. Molti si chiedono se questo insaccato sia dannoso per l’organismo e se ci siano particolari ingredienti che possano influire negativamente sulla salute. Nonostante il suo sapore inconfondibile e la sua presenza costante sulle tavole italiane, la mortadella contiene alcune sostanze che potrebbero rappresentare un rischio per la nostra salute. In questo articolo, faremo luce su tre ingredienti presenti nella mortadella che richiedono attenzione e che spesso sono motivo di preoccupazione. Analizzeremo nel dettaglio le etichette e capiremo come scegliere consapevolmente i prodotti da consumare.

La mortadella nella storia: un alimento antico e popolare

La mortadella ha una storia antica che risale all’epoca romana. Già nei tempi antichi, le popolazioni italiche producevano una sorta di insaccato a base di carne tritata, spezie e lardo. Tuttavia, la mortadella che conosciamo oggi ha le sue radici nella città di Bologna, dove già nel Medioevo esistevano regole precise per la sua produzione. La città si è sempre distinta per la qualità dei suoi salumi, e la mortadella ne è diventata un simbolo. Nel corso dei secoli, il metodo di produzione della mortadella si è raffinato, passando da un procedimento esclusivamente artigianale a una produzione su scala industriale, ma mantenendo intatti alcuni principi di base.

Proprietà nutrizionali della mortadella e produzione

Oggi la mortadella è prodotta sia artigianalmente che industrialmente, ma il processo di base rimane lo stesso. Si parte dalla carne suina macinata finemente, alla quale si aggiungono lardo, spezie e aromi naturali. La miscela viene poi insaccata e cotta a una temperatura controllata. La versione artigianale, pur mantenendo un profilo nutrizionale simile, tende a essere considerata più pregiata, grazie alla selezione più attenta delle materie prime.

Dal punto di vista nutrizionale, la mortadella contiene circa 317 kcal per 100 grammi di prodotto. È composta da circa il 30% di grassi, 16% di proteine e una quantità significativa di sodio (circa 1.200 mg per 100 g). Tra le vitamine, troviamo una discreta presenza di vitamine del gruppo B e alcuni minerali come il ferro e il potassio. Tuttavia, l’alto contenuto di grassi saturi e sale rende la mortadella un alimento da consumare con moderazione.

Mortadella: tra miti e verità

Nel corso degli anni, sono nate molte leggende metropolitane intorno alla mortadella. Alcuni credono che sia completamente priva di valore nutritivo, altri la considerano un alimento altamente nocivo. In realtà, come per molti altri cibi, la verità sta nel mezzo. La mortadella, se consumata con moderazione e in un contesto di una dieta equilibrata, non rappresenta un rischio grave per la salute. Tuttavia, è importante sfatare alcune credenze: la mortadella non è fatta con scarti di carne di bassa qualità, come spesso si dice, ma con tagli selezionati e controllati, soprattutto nelle produzioni di alta qualità.

Prima sostanza da evitare: nitriti e nitrati

La prima sostanza dannosa che spesso si trova nelle etichette della mortadella è rappresentata dai nitriti e nitrati, riportati spesso come E250 e E251. Questi conservanti vengono utilizzati per garantire la conservazione e il colore del prodotto, ma possono essere pericolosi per la salute. I nitriti, infatti, possono reagire con le proteine presenti nella carne formando nitrosammine, composti potenzialmente cancerogeni. È importante leggere attentamente le etichette e limitare il consumo di prodotti che contengono queste sostanze, poiché l’assunzione regolare può aumentare il rischio di tumori allo stomaco e all’intestino, oltre a influire negativamente sulla pressione sanguigna e sulla salute cardiovascolare.

Seconda sostanza da evitare: glutammato monosodico

Il glutammato monosodico, spesso indicato come E621 nelle etichette, è un esaltatore di sapidità utilizzato in molti prodotti alimentari, inclusa la mortadella industriale. Sebbene non sia nocivo per tutti, il consumo eccessivo di glutammato può causare problemi come emicranie, nausea e aumento del rischio di obesità. Inoltre, può scatenare reazioni avverse nei soggetti sensibili, come la cosiddetta “sindrome del ristorante cinese”, caratterizzata da sensazioni di pesantezza e sudorazione eccessiva. Anche in questo caso, è fondamentale prestare attenzione alle etichette per evitare di assumere questa sostanza in quantità eccessive.

Terza sostanza da evitare: polifosfati

I polifosfati (spesso indicati come E452 nelle etichette) sono un altro additivo comune nella mortadella e in molti altri salumi. Vengono utilizzati per migliorare la consistenza del prodotto e mantenere la sua umidità. Tuttavia, l’assunzione eccessiva di polifosfati può causare diversi problemi di salute, tra cui:

  • Osteoporosi: interferiscono con l’assorbimento del calcio, favorendo la perdita di densità ossea.
  • Problemi renali: un sovraccarico di fosfati può causare danni ai reni.
  • Aumento del rischio cardiovascolare: l’alta assunzione di fosfati è associata a un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
  • Debolezza muscolare: l’eccesso di fosfati può compromettere la salute muscolare.
  • Problemi digestivi: possono causare gonfiore e difficoltà digestive.
  • Irritazione gastrica: possono irritare la mucosa gastrica, aumentando il rischio di ulcere.
  • Scompensi metabolici: un eccesso di fosfati altera il bilancio metabolico, interferendo con diversi processi fisiologici.

I sintomi di un eccesso di polifosfati includono stanchezza cronica, crampi muscolari, dolori articolari e difficoltà digestive. Se noti uno di questi sintomi dopo aver consumato mortadella o altri prodotti simili, è consigliabile ridurre l’assunzione e consultare un medico.

Alternative più sane alla mortadella

Per chi ama i salumi ma vuole evitare i rischi associati alla mortadella, esistono alternative più salutari. Il prosciutto crudo, in particolare quello stagionato e senza additivi, rappresenta una valida opzione. Anche i salumi prodotti con metodi artigianali, senza l’aggiunta di conservanti e additivi chimici, possono essere un’alternativa. Inoltre, esistono versioni di mortadella biologica che utilizzano ingredienti più naturali e che non contengono i conservanti più dannosi.

Un’altra opzione interessante è quella dei salumi vegetali, a base di legumi e spezie, che offrono una consistenza e un sapore simile ai salumi tradizionali, ma con un profilo nutrizionale decisamente più sano.

Conclusione

In conclusione, la mortadella può essere gustata occasionalmente, ma è essenziale leggere attentamente le etichette per evitare l’assunzione di sostanze nocive come nitriti, glutammato monosodico e polifosfati. La consapevolezza è fondamentale per fare scelte alimentari sane e ridurre i rischi per la salute. Prestare attenzione agli ingredienti e optare per alternative più naturali o artigianali può fare la differenza nella nostra dieta quotidiana.

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